Libera Terra: Bio batte mafia

Da / 11th aprile, 2017 / Uncategorized / 1 Commento

Libera Terra: aziende agricole Bio sulle terre confiscate alla mafia

Ciò che rende ancor più affascinante il mondo del biologico, oltre all’elevata qualità del cibo che ne deriva, sono le storie dei produttori che con estrema difficoltà scelgono di lavorare quotidianamente in vista di un obiettivo alto. Tanti dei produttori che in questi anni abbiamo incontrato sono persone che hanno deciso di stravolgere la propria vita magari a causa di un evento improvviso o del desiderio di avvicinarsi alla natura, di vivere in armonia con la terra, di perseguire il fine del bene comune. Ognuno di loro ha scelto e ha deciso di intraprendere il percorso in salita verso la realizzazione del proprio progetto. Tanti ci hanno raccontato delle difficoltà e dei momenti in cui pensavano di non farcela. Tra le esperienze più forti ritroviamo quelle delle cooperative di Libera Terra, associazione Italiana che lavora costantemente alla valorizzazione di territori interessati dalle mafie partendo dal recupero sociale e produttivo dei luoghi confiscati. Sono tante le cooperative e le aziende agricole sorte su questo valore e tante realizzano anche inserimenti lavorativi di persone interessate da difficoltà specifiche. Quanti benefici apportano alla nostra società realtà produttive di questo tipo? Prodotti agricoli di eccellenza, nuova vita per luoghi di morte, inserimenti lavorativi di persone in condizione di difficoltà, sensibilizzazione sulle tematiche di lotta alla mafia e uscita dall’emarginazione di territori fortemente colpiti. Queste sono realtà che ogni giorno ci parlano di un’economia diversa, che non dimentica l’altro ma lo include conseguendo comunque un profitto. Queste aziende agricole ci ricordano ogni giorno che per rendere una realtà produttiva non è necessario distruggere un territorio, inquinarlo, sfruttarlo.

E’ per tutte queste ragioni che sul nostro sito trovare i Paccheri e le Caserecce Libera terra, entrambe Bio e trafilate al Bronzo.

I Paccheri sono prodotti col miglior grano duro raccolto sui terreni confiscati alla camorra. Sono lavorati secondo la tradizione dei Maestri Pastai di Gragnano. Questa pasta è dedicata a Don Peppe Diana il sacerdote ucciso nella sua chiesa il 19 marzo 1994 a Casal di Principe, per non aver mai chinato la testa contro la violenza e l’arroganza della Camorra.

Per la produzione delle Caserecce Libera Terra recupera la secolare tradizione della produzione di pasta nella città di Corleone, valorizzando l’esperienza dei maestri pastai della Cooperativa Rinascita Corleonese.
La pregiata semola, dopo essere stata impastata, viene trafilata al bronzo ed essiccata lentamente in celle statiche, preservando le straordinarie caratteristiche organolettiche delle migliori selezioni di grano duro.

Seguendo il link trovate la ricetta dei Paccheri Libera Terra ripieni di crema di Baccalà su letto ci fonduta di Parmigiano Reggiano. Potrebbe essere un’idea per il vostro pranzo di Pasqua.

Un’idea BUONA IN TUTTI I SENSI!

Monica D'Imperio
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