Cibo e cancro: il 30% degli ammalati è evitabile

Da / 21st marzo, 2017 / Uncategorized / 1 Commento

Cibo e cancro: c’è una relazione?

Cercando nella libreria ho ritrovato un libro scritto da Anna Villarini e Giovanni Allegro con prefazione di Franco Berrino. É un libro del 2010 dal titolo “Prevenire i tumori mangiando con gusto” (Lettura consigliatissima! ). Ho risfogliato le sue pagine e mi é balzata nuovamente all’occhio una frase che recita: “Nel 2009 si stima che nel mondo dieci milioni di persone si ammalano di cancro. Di queste almeno il 30% avrebbe potuto evitarlo. Sarebbe bastato vivere in maniera diversa, cambiare il modo di mangiare, spegnere la sigaretta, riscoprire la bellezza di fare passeggiate, passare meno ore davanti alla televisione, lasciare andare lo stess e le ansie”. Ma ci pensate? il 30% sarebbe evitabile!

Proviamo ad esaminare il nesso tra cibo e cancro.

Se consideriamo che l’alimentazione rappresenta una delle principali vie di esposizione dell’organismo umano agli inquinanti ambientali comprendiamo ancora meglio il potere che abbiamo sulla nostra esistenza. Tanti alimenti di origine animale, come ad esempio i salumi e la carne in scatola, contengono nitriti e nitrati che metabolizzati diventano cancerogeni per il nostro organismo. I pesticidi utilizzati in agricoltura, invece, arrivano nelle nostre tavole attraverso il cibo contaminato ma anche attraverso l’acqua a sua volta proveniente da falde contaminate. Le acque costiere contaminate portano nei nostri piatti pesce contaminato. Infine, molti dei prodotti utilizzati per la conservazione o la cottura del cibo si compongono di plastiche tossiche. Questa tossicità si trasferisce al cibo in essi conservato. Come non vedere allora un nesso tra cibo e cancro? E quindi? Non c’é via di uscita? Spesso assistiamo a conversazioni che si concludono senza intravedere una soluzione. Noi crediamo invece che ognuno di noi abbia la possibilità di iniziare un percorso di vera prevenzione con l’obiettivo di vivere sano. E’ un percorso e non l’immediato stravolgimento della vita. Non si puó costruire la casa senza passare dall’incastro di ciasun mattone. Tutti i percorsi sono partiti da un primo passo. Ricordo un’intervista fatta ad un reduce di guerra sul fronte orientale: in Russia. Raccontava dei chilometri percorsi nella neve senza scarpe e dei compagni di sventura che crollavano stremati. Lui sosteneva che ció che l’ha salvato é stato osservare ogni singolo passo. Il suo obiettivo era il passo successivo. Solo così é riuscito a sopravvivere.

Proviamo allora ad elencare 8 passi che potrebbero aiutarci a mantenere o a recuperare la nostra salute.

  • camminare almeno 30 minuti al giorno possibilmente in uno spazio verde facendo attenzione alla respirazione
  • preferire cereali integrali e verdure fresche di stagione
  • evitare gli zuccheri raffinati
  • evitare cibi confezionati e industriali
  • limitare il consumo di carne e insaccati
  • limitare l’alcol
  • mantenersi snelli
  • Evitare il fumo

Se siamo ancora in salute significa che abbiamo ancora il tempo per realizzare quel cambiamento quotidiano che determinerà il nostro percorso e se invece siamo ammalati é adesso che abbiamo più bisogno di noi.

 

Monica D'Imperio
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